Il rapporto tra un disturbo d’ansia e psicoterapia è stretto, in quanto la disciplina in questione consente di trovare la soluzione alle problematiche relative all’ansia. Queste si suddividono in differenti tipologie ed è bene approfondire le loro caratteristiche, per comprendere al meglio perché proprio le sedute psicoterapeutiche possono rappresentare la risoluzione per tali disturbi. Disturbo d'ansia nei giovaniRagazzi con disturbo d’ansia e psicoterapia: prima di tutto la definizione della disciplina e le indicazioni sui più comuni mezzi psicologici per la risoluzione delle problematiche in oggetto. Con l’espressione “disturbo d’ansia” è possibile indicare differenti problematiche, le quali possono essere risolte tramite sedute psicoterapeutiche. Al fine di comprendere al meglio lo stretto rapporto che sussiste tra i problemi di salute in oggetto e la disciplina della psicoterapia, in primis è necessario avere un quadro completo circa la definizione di quest’ultima. La stessa rientra nella cosiddetta “psicologia clinica”, tanto che viene considerata come una sorta di sua “sub-specializzazione” e come un insieme di cure che vengono messe in atto tramite mezzi psicologici, volti ad alleviare, lenire ed eliminare le sofferenze psichiche di un soggetto. Per la precisione, tale scienza si occupa di ricercare, valutare, svolgere diagnosi, terapie, prognosi, ma anche riabilitazioni circa tutti quei problemi che incidono sulla salute mentale di un determinato paziente e che possono quindi essere fonte di disagio o di ulteriori fattori negativi. Fondamentale per le cure è il dialogo tra psicoterapeuta e paziente, ma possono essere adoperati anche ulteriori mezzi, nel campo della psicoterapia, al fine di ritrovare una risoluzione per le casistiche che si presentano. Si può infatti anche investigare su quali siano le situazioni conflittuali presenti a livello emotivo e si possono analizzare le cause che hanno determinato le problematiche, ma non solo. Le alternative da poter mettere in atto sono varie e a seconda del problema di salute che il soggetto presenta, saranno utilizzate dal professionista, per trovare soluzioni adeguate. Per quanto riguarda i disturbi di ansia e psicoterapia, anche questi possono essere risolti tramite l’uso del dialogo, ma non solo. Il mezzo psicologico da poter sfruttare dipende anche dalla tipologia di disturbo. Per questo, è bene sottolineare quali sono quelli considerati come più comuni e qual è il loro rapporto con la disciplina in questione. Psicoterapia per il disturbo d'ansia socialeLa psicoterapia può essere la soluzione idonea per risolvere i disturbi di ansia, particolarmente frequenti nella porzione di popolazione rappresentata dagli adolescenti. Prima di tutto con la dicitura “disturbo di ansia” si indicano stati in cui si prova timore, preoccupazione, emozioni che possono trasformarsi anche in terrore e di conseguenza è possibile che vengano compromesse le normali funzionalità comportamentali dell’adolescente. È possibile poi che l’ansia si riversi anche sull’aspetto fisico, sviluppando quindi una sintomatologia come sudorazione, ma anche un’accelerazione del battito cardiaco, sensazione di mancanza di ossigeno, spasmi muscolari, tremolio. Non mancano ovviamente i sintomi che riguardano il lato psicologico, quali ad esempio problematiche relative al riposo e/o gastrointestinali, ma anche altre inerenti alla concentrazione o rabbia, sensazione di nervoso eccessivo. La principale fonte di cura è rappresentata proprio dalle terapie comportamentali, ma in alcuni casi anche da farmaci. In genere le problematiche collegate alla fascia di età adolescenziale e considerate come quelle abbastanza comuni sono le seguenti:
Prima di affrontare un’analisi circa le principali caratteristiche di ogni disturbo indicato e del suo rapporto con la psicoterapia, si deve sottolineare che l’ansia prima di tutto non deve essere confusa con lo stress o la paura. Per questo, un supporto garantito da un professionista può essere utile per distinguere i sintomi e trovare una soluzione.
Le problematiche e il rapporto con la psicoterapiaPer quanto riguarda la prima problematica indicata nel paragrafo precedente, tra l’altro molto comune negli adolescenti, la psicoterapia rappresenta una delle soluzioni più efficaci, come anche per gli altri disturbi di ansia citati. Il “GAD”, sigla che indica il disturbo d’ansia generalizzata, si mostra tramite sintomi che si riversano non solo sul lato psichico, ma anche su quello fisico e che non sono riconducibili a una causa specifica. Proprio per questo motivo, vi è l’aggettivo “generalizzata” nell’espressione. Chi presenta tale problema subisce anche i cosiddetti “attacchi”, ovvero uno o più momenti in cui il livello di ansia cresce di intensità. Chi soffre di questo disturbo si preoccupa spesso e in modo esagerato per diversi argomenti e in vari ambiti, praticamente per tutto, se il problema è cronico. Per risolvere tale problematica, molti ricercatori hanno sottolineato come la psicoterapia cognitiva comportamentale possa rappresentare una soluzione e possa apportare un miglioramento notevole (Westen D, Morrison K, 2001). Il disturbo da panico viene chiamato in questo modo perché è costituito dai cosiddetti “attacchi di panico”, che possono verificarsi anche all’interno di ulteriori disturbi di ansia, come ad esempio l’agorafobia, oppure no. In genere un attacco tende a durare all’incirca una ventina di minuti, ma tale indicazione varia a seconda dei soggetti, delle situazioni e dell’intensità della problematica. Anche in tal caso, la terapia comportamentale psicoterapeutica può essere la soluzione. La sintomatologia principale è rappresentata da eccessiva sudorazione, tremori, ma anche palpitazioni. Ovviamente si deve anche sottolineare che le tempistiche riguardo la cura avranno durata differente a seconda del paziente, anche perché ognuno può avere sintomi più o meno sviluppati di altre e soprattutto le cause che hanno originato il disturbo possono essere diverse. Sarà compito dell’esperto trovare la via migliore per far sì che il soggetto raggiunga il proprio benessere psicologico il prima possibile. Si è parlato poi di “agorafobia”, considerata come la paura degli spazi che si trovano in ambienti esterni, all’aperto e/o in cui è presente la folla. Il timore di solito si genera sia per la presenza di molte persone, sia per il fatto di non riuscire a individuare uno spazio per sé, delle uscite. Per questo, chi soffre di questo disturbo può avere anche il terrore di recarsi in qualsiasi luogo che sia considerato pubblico, anche i supermercati, ad esempio. Proprio le terapie comportamentali utilizzate nell’ambito della psicoterapia rappresentano la primaria soluzione per l’agorafobia, per la quale in genere non si adoperano invece cure farmacologiche. Il disturbo d’ansia da separazione invece è molto più frequente nei bambini, piuttosto che negli adolescenti e anche in tal caso, le sedute di psicoterapia comportamentale possono essere efficaci. La denominazione della problematica permette di intuire quale sia l’oggetto della paura in questione: il timore della separazione da una figura di riferimento, che generalmente è rappresentata dalla mamma, ma può essere anche un’altra persona. La terapia comportamentale che in questo caso viene adoperata si basa soprattutto su esercizi di separazioni regolari, che possano abituare il soggetto a non vivere situazioni di questo tipo in modo tragico. Durante le sedute ad esempio, che di solito tendono a coinvolgere anche altri membri della famiglia, si abituano i genitori a far durare il meno possibile i saluti. Il disturbo d’ansia sociale poi è un altro tipo di problema di ansia ed è particolarmente comune negli adolescenti. In più è rappresentato dal timore continuo di imbarazzarsi o di subire umiliazioni in determinati contesti sociali. Tra questi, senza dubbio vi è quello scolastico, in cui il soggetto può avere sempre la paura di sentire su di sé i giudizi degli altri. La psicoterapia qui presenta un ruolo fondamentale, in quanto consente di far capire all’adolescente che non può e non deve saltare le giornate scolastiche, comportamento che invece chi soffre della problematica in questione tende a mettere in atto. Riguardo i disturbi indicati poi si possono indiare ulteriori considerazioni. Ulteriori considerazioni sulle sedute di psicoterapiaIn tutti i disturbi elencati, si può evidenziare che le sedute di psicoterapia possono agire in due modi, uno che può essere definito “a breve termine” e l’altro che invece riversa i suoi effetti positivi in periodi di tempo molto più lunghi. Il primo riguarda il fatto che tramite la terapia in questione, i pazienti hanno modo di capire come affrontare la problematica e quindi imparano metodi utilissimi per risolvere il tutto, soprattutto quando l’ansia raggiunge momenti di massima intensità. Ciò comporta anche la possibilità di acquisire un maggiore controllo e quindi di ottenere nuovamente la sicurezza in se stessi e la possibilità di svolgere una vita serena. Per quanto riguarda l’effetto a lungo termine invece si può evidenziare come la psicoterapia possa eliminare proprio la causa principale che aveva generato il disturbo d’ansia, estinguendo quindi il problema alla radice. Ciò infatti non consentirà alla problematica di riformarsi e permetterà al paziente di diventare più sicuro non solo quando dovrà affrontare un attacco di panico o simili, ma in diversi momenti della sua vita. Tutto questo infatti permette alla persona di conoscere anche meglio se stessa e di gestire bene le sue reazioni emotive. ConclusioneConsiderando tutti gli aspetti indicati e il rapporto tra psicoterapia e disturbi di ansia negli adolescenti, è possibile quindi evidenziare come la disciplina in oggetto sia di fondamentale importanza per portare il soggetto a una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie emozioni e della gestione delle sue problematiche comportamentali. Per questo, si consiglia sempre di affidarsi a professionisti, anche perché questi ultimi saranno in grado di trovare il giusto metodo e la cura adatta per aiutare la persona a uscire dal disturbo. Per maggiori informazioni contattami su [email protected] o 3355201126 Bibliografia
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