Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalita'
Il disturbo ossessivo-compulsivo (detto anche DOC) è un disturbo mentale che rientra nella categoria delle sindromi nevrotiche, per questo è conosciuta in psicoanalisi anche con il nome di “nevrosi ossessiva”.
Cos'è Il disturbo ossessivo-compulsivo?
Ma che cos’è nello specifico questa forma di disturbo?
La nevrosi ossessivo-compulsiva è una particolare forma di modificazione morbosa del comportamento che porta ad una ritualizzazione di certi atteggiamenti, gesti, azioni o pensieri, che vengono estremizzati e ripetuti in modo eccessivo.
Mentre nella visione popolare di questo disturbo abbiamo tutti in mente la ripetizione di atteggiamenti (lavarsi compulsivamente le mani, aprire e chiudere più volte i cassetti o gli sportelli di un mobile, tic nervosi ripetuti) ma certamente una delle forme più peculiari di questa nevrosi si manifesta nella formulazione di pensieri ossessivi, la cui ripetizione porta anche all’adozione di atteggiamenti conseguenti che sono influenzati da una mente non più libera, ma ostacolata da costrizioni al pensare che ci ostruiscono la mente.
La psicoterapia che adotto serve a liberare nuovamente il flusso dei pensieri. Per fare questo è indispensabile riottenere possesso della dimensione mentale, di cui noi soli siamo i veri padroni.
Propongo sempre ai miei pazienti percorsi di presenza mentale come la meditazione mindfulness o, in casi più specifici, anche l’ipnosi.
Esiste anche una serie di possibili sindromi che si presentano insieme a questo tipo di nevrosi (comorbilità), tra cui:
Circa l'1–2% dei bambini è affetto da disturbo ossessivo-compulsivo.
I sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo tendono a svilupparsi più frequentemente nei bambini di età compresa tra 10 e 14 anni, con i maschi che mostrano sintomi in età precoce e ad un livello più grave rispetto alle femmine. Nei bambini, i sintomi possono essere raggruppati in almeno quattro tipi.
La nevrosi ossessivo-compulsiva è una particolare forma di modificazione morbosa del comportamento che porta ad una ritualizzazione di certi atteggiamenti, gesti, azioni o pensieri, che vengono estremizzati e ripetuti in modo eccessivo.
Mentre nella visione popolare di questo disturbo abbiamo tutti in mente la ripetizione di atteggiamenti (lavarsi compulsivamente le mani, aprire e chiudere più volte i cassetti o gli sportelli di un mobile, tic nervosi ripetuti) ma certamente una delle forme più peculiari di questa nevrosi si manifesta nella formulazione di pensieri ossessivi, la cui ripetizione porta anche all’adozione di atteggiamenti conseguenti che sono influenzati da una mente non più libera, ma ostacolata da costrizioni al pensare che ci ostruiscono la mente.
La psicoterapia che adotto serve a liberare nuovamente il flusso dei pensieri. Per fare questo è indispensabile riottenere possesso della dimensione mentale, di cui noi soli siamo i veri padroni.
Propongo sempre ai miei pazienti percorsi di presenza mentale come la meditazione mindfulness o, in casi più specifici, anche l’ipnosi.
Esiste anche una serie di possibili sindromi che si presentano insieme a questo tipo di nevrosi (comorbilità), tra cui:
- disturbi dell'umore
- disturbi di personalità
- sociopatia e fobia sociale
- depressione
- attacchi di panico
- difficoltà relazionali o disturbo evitante di personalità
- dipendenze, disturbi schizotipici
- disturbo borderline
Circa l'1–2% dei bambini è affetto da disturbo ossessivo-compulsivo.
I sintomi del disturbo ossessivo-compulsivo tendono a svilupparsi più frequentemente nei bambini di età compresa tra 10 e 14 anni, con i maschi che mostrano sintomi in età precoce e ad un livello più grave rispetto alle femmine. Nei bambini, i sintomi possono essere raggruppati in almeno quattro tipi.