Una questione spesso sottovalutata è quella relativa agli effetti delle droghe leggere, in particolar modo della marijuana. Gli effetti della marijuana sulla salute mentaleEssendo diventata legale nel corso dei decenni in diverse nazioni occidentali – l’ultima in ordine di tempo ad approvare una legge in merito è stata la Germania – ed essendo il tema dibattuto anche al di fuori dell’ambito medico-sanitario, si è fatta strada l’idea che la cannabis non provochi dipendenza e conseguentemente vengono sottovalutate alcune criticità segnalate invece dagli esperti. La cannabis è in Italia e non la sostanza illecita più frequentemente consumata, questo, almeno, emerge dai dati dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle dipendenze secondo il quale quasi il 30% degli italiani maggiorenni ne ha fatto uso almeno una volta. Eppure, nonostante i sostenitori della legalizzazione delle droghe leggere facciano leva sui alcuni eventuali benefici derivanti dal consumo di marijuana, gli esperti evidenziano alcuni rischi non di poco conto che vengono solitamente suddivisi in due macro categorie: effetti a breve termine ed effetti a lungo termine.
Cannabis: gli effetti a breve e lungo termineGli effetti a breve termine sono quelli che tendono a verificarsi dopo un singolo consumo, o in ogni caso dopo un consumo occasionale, i quali dipendono dalla quantità della dose utilizzata, dalla modalità di somministrazione, dalle precedenti esperienze di consumo del fumatore, da un eventuale utilizzo concomitante di altre droghe o sostanze nocive per la salute e dal cosiddetto set and setting, che altro non è se non l’aspettativa che un consumatore ha circa gli effetti della sostanza. Possono inoltre influire anche lo stato d’animo del consumatore ed il contesto sociale all’interno del quale la sostanza viene consumata. In quest’ottica, utilizzo ed effetto avvengono in rapida successione. Gli effetti possono essere prevalentemente di due tipi: euforici e disforici. Gli aspetti euforici sono solitamente rilassanti, mentre quelli disforici tendono a produrre ansia ed attacchi di panico. Su alcuni soggetti, questi effetti possono acutizzarsi al punto da indurre i consumatori a ricercare un’assistenza medica. L’effetto più preoccupante a breve termine è, però, l’intossicazione causata da disturbi a livello di coscienza, cognizione, percezione, affetto o comportamento. Una volta ancora, l’intensità di questi effetti dipenderà da una serie di fattori quali la dose somministrata, la modalità di somministrazione, l’ambiente circostante e l’attitudine del consumatore. Vi sono poi gli effetti a lungo termine, principalmente legati ad un utilizzo regolare di cannabis. Per regolare si intende un utilizzo quotidiano e perpetrato solitamente da mesi o anni. Rispetto al consumo occasionale ed ai suoi relativi effetti a breve termine, l’intervallo di tempo che intercorre tra un utilizzo della sostanza che è divenuto regolare e gli effetti a lungo termine si dilata considerevolmente e può variare da anni a decenni. Possibili effetti sono la dipendenza – 1 adolescente su 6 tende a diventare dipendente – un deterioramento cognitivo, disturbi mentali quali psicosi, depressioni, ansia fino ad arrivare a comportamenti suicidi o in ogni caso nocivi per la salute. Possono verificarsi, oltre a delle crisi d’astinenza, anche degli effetti negativi sulla salute fisica quali malattie cardiovascolari, malattie polmonari ostruttive croniche e tumori respiratori o di altro tipo. Consumo di cannabis - conosci i rischi della marijuanaIn generale, soprattutto all’interno di un pubblico non esperto, vi è meno conoscenza degli effetti della cannabis rispetto a quelli che hanno l’alcol o il tabacco. Una delle motivazioni, possiamo supporre, è relativa al fatto che la battaglia circa la legalizzazione della cannabis è supportata anche da argomentazioni estranee al mondo della medicina e che riguardano alcune caratteristiche proprie della sostanza che gioverebbero a diversi settori quali, ad esempio, l’alimentare, il tessile, l’edilizia ed altri campi quali quello dei combustibili e della carta. Uno studio condotto dalla World Health Organization, oltretutto, rileva che un consumo regolare tende ad avere effetti più gravi sugli adolescenti piuttosto che su un pubblico adulto. Coloro- adolescenti e non – aventi disturbi psicotici possono vedere i loro sintomi esacerbarsi. Il riverbero degli effetti negativi inoltre tende a causare problematiche quali un abbandono precoce del percorso scolastico, un rischio di volere sperimentare altre droghe – anche più pesanti – ed un aumento dei sintomi depressivi. Ricerche recenti hanno portato alla luce anche una correlazione tra cancro ai testicoli ed un uso costante di cannabis, ma tali studi andranno corroborati da nuove evidenze. Se stai lottando con il disturbo da uso di cannabis, contattami a [email protected]
0 Comments
Leave a Reply. |